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Piergiorgio Dellagiulia – Le mie proposte concrete per la famiglia e per i più deboli

Piergiorgio-Dellagiulia

DICHIARAZIONE DI IMPEGNO PER LA FAMIGLIA E LA VITA DEI PIU’ DEBOLI

La nostra Città di Bra (CN), come la nostra Nazione, è tenuta a riconoscere ed a garantire i “diritti inviolabili dell’uomo” (art. 2 Cost.), primo fra tutti il diritto alla vita, dando in tal modo concretezza al principio di “uguaglianza tra tutti gli esseri umani” (art. 3 Cost.). I temi eticamente sensibili chiamano in causa non solo la coscienza individuale, ma pure le scelte politiche per costruire un tessuto sociale più responsabile, solidale ed accogliente. La questione è anche economica: senza valori fondanti che garantiscano una giusta accoglienza e difesa dei piu’ deboli non si troveranno risorse neanche per i molti anziani e i nuovi poveri della nostra città. Ritengo quindi di fondamentale importanza, prima di tutto, la salvaguardia, ed in molti casi il recupero, dell’identità della famiglia (art. 29-30-31), intesa come unione consolidata e convalidata dal matrimonio fra un uomo e una donna.

Per questi motivi mi impegnerò a realizzare i seguenti punti programmatici:

1. Modifica dello Statuto Comunale al fine di inserire l’impegno dell’Amministrazione a:

– Rispettare e difendere la vita umana in ogni sua forma e condizione, dal concepimento alla morte naturale.

– Riconoscere e difendere la famiglia, con l’identità sopra definita, quale unico nucleo fondante ed insostituibile della società. Riconoscere ai genitori (padre e madre) il diritto ed il ruolo di insostituibili e primari educatori dei propri figli, nella libertà, e secondo le proprie convinzioni: antropologiche, morali e religiose.

2. Destinazione di un significativo sussidio economico ad ogni donna in gravidanza che rinunci a ricorrere all’aborto volontario, motivato da problemi economici.

Questa proposta è avvalorata dalle seguenti considerazioni:

– L’indice di crescita della popolazione italiana è attestato su un valore negativo assai preoccupante.

– Il ricorso all’aborto in Italia (e nella nostra Città) è un fenomeno tutt’altro che insignificante (più di 5 milioni di aborti “legali” in 35 anni di applicazione della L.194/78).

– Molto frequentemente la decisione di abortire è motivata da condizioni di povertà.

L’elargizione di questo contributo avrebbe anche l’utilità di portare sollievo e maggiore tranquillità alla donna durante il particolare periodo della gravidanza e sarebbe una prima risposta concreta a quanto richiesto, e costantemente disatteso, dalla stessa L.194/78 all’articolo 2: “I Consultori Familiari contribuiscono a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza” e all’articolo 5: “Il Consultorio e la struttura socio-sanitaria hanno il compito in ogni caso, e specialmente quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall’incidenza delle condizioni economiche, di esaminare le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione volontaria della gravidanza, (…) di promuovere ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna, offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto”.

3. Svolgimento di un’attività di sensibilizzazione e di controllo, in particolare sull’operato del Consultorio e dell’Ospedale, riguardo all’effettiva e corretta applicazione degli articoli sopra citati e dell’intera L.194/78. Particolare attenzione e tutela del “diritto all’obiezione di coscienza” di tutti gli operatori sanitari, ad ogni livello, anche di fronte alla questione dell’aborto chimico e farmacologico.

4. Instaurazione di un rapporto fiduciario con il “volontariato per la vita e la famiglia”, anche al fine di prevedere “corsie preferenziali e facilitate” per tutte le ragazze madri e le famiglie, già nei primi tre mesi di gravidanza, in particolare quelle italiane e quelle seguite dalle “Associazioni Pro-Life” operanti sul territorio, per l’ottenimento di case popolari, opportunità di lavoro, inserimento al nido, etc.

5. Sostegno e promozione dell’attività culturale e operativa di tali Associazioni per la prevenzione dell’aborto volontario negli ambiti fondamentali della scuola, della sanità e dei servizi sociali.

6. Promozione di percorsi di sostegno psicologico alle donne che manifestino problemi legati al post-aborto.

Piergiorgio Dellagiulia
Candidato al consiglio comunale nella lista Somaglia per Bra

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