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Nasce a Pollenzo il Laboratorio di Creatività Gastronomica!

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Giunta al suo decimo anno di attività accademica, l’Università di Pollenzo germoglia una nuova sfida: un Centro Internazionale di ricerca, sviluppo e progettazione che, a partire dalla filosofia del cibo, interverrà con teorie e pratiche innovative nei processi creativi del pensiero gastronomico.

Alla base del laboratorio l’idea che la gastronomia è una pratica di pensiero. Una pratica interdisciplinare nella quale occorre continuamente saggiare e confrontare i vari campi che la costituiscono, aggiornandone i modelli teorici. Infatti, le modalità percettive ed esperienziali cui sottosta il rapporto con il cibo sono molteplici, cangianti, interattive. Da qui la necessità di uno spazio di creatività.

Cosa è la creatività riguardo al cibo? Non vi è solo la creatività in cucina, come spesso si è portati a pensare. La creatività del cibo riguarda i suoi linguaggi, le percezioni, gli stili che hanno a che vedere con il mangiare a tutti i livelli. Alla base del Laboratorio, sta l’ipotesi che la creatività non sia l’opposto della quotidianità né della cosiddetta “tradizione”; essa piuttosto emerge dal quotidiano e dal codificato come una sporgenza che ne mette in causa le sclerosi. Una sporgenza che dipende da sguardi e pratiche che li rivitalizzano, riscoprendoli nella loro carica trasformatrice. La “tradizione”, a sua volta, non è filologia né museificazione. Essa è assimilazione e metabolismo, e concerne la capacità di introiettare gli elementi dell’ambiente circostante per operarvi con capacità e sensibilità.

Questo Laboratorio della Creatività parte dall’assunto che per pensare il cibo occorre pensare con il cibo, vale a dire: per sviluppare processi creativi reali, il cibo va conosciuto dall’interno, ascoltandone le specifiche caratteristiche. Una corrispondenza dinamica e attiva.

In concreto, questo laboratorio sarà:

– Uno spazio per progetti editoriali dove si curano in particolare la scrittura e l’immagine del cibo; è importante pensare nuovi linguaggi e nuove immagini per dare valore e dignità al cibo

– Uno spazio per pratiche di gusto e di assaggio: occorre sottoporre al vaglio critico i meccanismi della percezione, per creare nuovi modelli di comunicazione e scrittura . Modelli più aderenti alla realtà contemporanea di quelli un po’ frusti solitamente utilizzati nel giornalismo di settore;

– Uno spazio dove si pensano i rapporti tra cucina e arte, ma anche l’”arte di mangiare” come nuova proposta per un’arte di vivere;

– Uno spazio per creare eventi insieme – eventi legati al cibo, in modo diretto o indiretto.

– Uno spazio sia quale centro di esercitazione permanente (pratiche di degustazione e di scrittura, organizzazione di eventi, seminari e dibattiti) sia quale luogo di interazione con progetti di ricerca e di consulenza promossi da altri soggetti.

Il centro sarà costituito dall’interazione corrispondente di specialisti, operatori di settore, appassionati, studenti della nostra e di altre Università, per sviluppare proposte innovative nel campo della scrittura, del linguaggio, della expertise gastronomica, della creatività e dell’immagine legate al cibo. Un luogo di lavoro interdisciplinare dove convergono e dialogano la filosofia, l’estetica, l’antropologia, la sociologia, la semiotica e più in generale tutti i saperi interessati alla dimensione culturale, comunicativa e percettiva della gastronomia.

Nel centro, si organizzeranno seminari, workshop e iniziative con i migliori esperti internazionali di ogni tema trattato.

Per maggiori informazioni: n.perullo@unisg.it

Fonte http://www.unisg.it

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