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Bra sottoscrive il manifesto contro il gioco d’azzardo

Una presa di posizione da Bra sulle tematiche riguardanti il gioco d’azzardo. La giunta comunale della città della Zizzola ha aderito al “manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”. L’iniziativa, partita da alcune amministrazioni civiche lombarde, che hanno invitato i primi cittadini dell’intera penisola a fare altrettanto, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e gli enti superiori che legiferano in materia a tenere nella massima considerazione la necessità di prevedere strumenti a disposizione dei Comuni per regolamentare orari di apertura e localizzazione delle attività destinate al gioco d’azzardo, con una contestuale attenzione alla prevenzione del rischio da gioco come uno degli elementi centrali nella regolamentazione della materia.
“L’amministrazione comunale di Bra si è già da tempo mossa su queste tematiche, stilando un apposito regolamento in materia, che non è però sufficiente ad una corretta e opportuna pianificazione di un’attività economica che non è come tutte le altre, viste le implicazioni e i potenziali pericoli che da essa possono derivare” – ha detto il sindaco Bruna Sibille, che ha ricordato come “molte delle persone che quotidianamente incontro perché in difficoltà nello sbarcare il lunario, hanno in famiglia una storia connessa alla dipendenza da gioco. Su questo punto mi piacerebbe che anche lo Stato prendesse chiaramente una posizione, valutando i benefici di gettito ricavati rispetto ai costi sanitari da dipendenza o assistenziali per stato di bisogno che il sistema pubblico deve sobbarcarsi. Non è poi un problema unicamente di carattere economico, toccando aspetti anche di tipo etico. Sulla scorta della popolazione residente, dell’ampiezza del territorio o di altro che si riterrà opportuno, occorre infatti che sia normativamente stabilito un tetto massimo al numero di queste attività che un Comune potrà ospitare. Diversamente saremmo costretti, come novelli don Chisciotte, a parare i colpi di spada con una casseruola”.

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