Dopo il convegno dedicato al “santo sociale”, pubblicato il libro “La Fede e le Opere”
Un originale sguardo sulla città tra il diciottesimo e diciannovesimo secolo, condotto dalla prospettiva di un’illustre famiglia di commercianti, artisti e santi, i Cottolengo, e di alcune figure di spicco dell’ambiente ecclesiastico, i teologi Amerano e Audisio. E’ stato pubblicato il volume “La Fede e le Opere. La Città di San Giuseppe Benedetto Cottolengo tra Settecento e Ottocento”, curato dal presidente del Consiglio comunale Biagio Conterno, dal professor Emanuele Forzinetti, con il prezioso contributo di Suor Maria Teresa Colombo e di don Lino Piano, attuale Superiore generale della Piccola Casa e biografo del santo.
Il libro, edito a cura del Comune di Bra, pone le sue basi nel convegno tenutosi nella città della Zizzola nel 2011 e dedicato – in quello che è stato l’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – al “santo sociale”. Partendo dall’arrivo a Bra dei fratelli Jean Baptiste, Pierre e Jospeph Couttolenc dal piccolo comune dell’Alta Provenza di Saint-Pons, il volume traccia un interessante confronto tra gli elementi della cultura braidese e quelli dei luoghi di origine, senza tralasciare il ruolo delle scuole di carità e di alfabetizzazione femminile in Piemonte, fino a giunger all’analisi alla formazione del Santo, anche attraverso lo studio delle figure del teologo Emanuele Amerano, priore di Sant’Andrea dal 1789 al 1841 e del teologo Guglielmo Audisio, braidese nominato da Carlo Alberto preside della Reale Accademia Ecclesiastica di Superga, lasciata poi a metà Ottocento alla volta della Pontificia Università della Sapienza di Roma. Il ritratto intenso e approfondito del contesto in cui visse il santo Giuseppe Benedetto Cottolengo diventa l’occasione per rievocare – e scoprire – figure e tempi storici della Città di Bra, in una testimonianza di santità e carità sociale che continua ancora oggi nella Piccola Casa della Divina Provvidenza.
Fonte Bra Notizie
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