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Bra, Ristorazione sociale in cambio di piccoli lavori

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BRA. La lotta alla crisi, e al suo risvolto più inquietante rappresentato dalla fame autentica, è servita alla mensa. Quella sociale racchiusa nelle previsioni del progetto stilato dalla Ripartizione Sociale di Palazzo civico che, a vero tempo di record, ha confezionato l’esaustiva documentazione richiesta dal complesso bando ministeriale dedicato a questa tipologia di interventi promossi dalle Amministrazioni locali. «Il ringraziamento mio personale e di tutta la Giunta – commenta l’assessore al Bilancio e alle Politiche sociali, Gianni Fogliato – va ai collaboratori della Ripartizione, che alla stesura degli elaborati progettuali hanno lavorato ben oltre gli orari richiesti, dedicandovi anche il fine settimana, per mettere il Comune di Bra nella condizione di rispettare i termini perentori strettissimi imposti dal bando del Ministero dell’Interno. Si tratta di una iniziativa conforme a un preciso capitolo del regolamento comunale per il contrasto alle emergenze sociali, a suo tempo approvato con l’unanime voto del Consiglio comunale. In tutto questo contesto, la nostra Amministrazione svolge un ruolo propulsivo e di promozione istituzionale di un più ampio lavoro in cui la gran parte del merito va alle organizzazioni parrocchiali e alla Caritas che di esse rappresenta il braccio operativo. Senza contare tutte le istituzioni e le realtà associative che potranno essere attivamente coinvolte in questa operazione dai risvolti educativi oltre che benefici e solidali: mi riferisco alle realtà giovanili e del volontariato, alle scuole con il fiore all’occhiello dell’Istituto alberghiero ”Velso Mucci”, a un’Associazione del rango di Slow Food che nel campo dell’educazione alimentare e della lotta contro gli sprechi ha conseguito risultati straordinari consolidati anche in occasione della più recente edizione di Cheese». Vi sono pertanto tutte le premesse affinché una tale misura progettuale possa ottenere, assieme al plauso, anche il contributo governativo: «In ogni caso – tiene a puntualizzare l’assessore Fogliato – siamo pronti a partire sul piano operativo anche a prescindere dal beninteso pur auspicabile sostegno economico, tanto che abbiamo già avviato la ricerca di una sede idonea sotto gli aspetti logistici e funzionali. Il fulcro del futuro servizio di ristorazione sociale sarà rappresentato dalla mensa scolastica, sulla cui eccellenza qualitativa sono unanimi gli encomi espressi dall’utenza e dagli addetti ai lavori». Tutt’intorno, la galassia delle collaborazioni istituzionali e associative prima richiamate. Il progetto prevede la fornitura, a regime, di 6mila pasti, «però – precisa l’assessore – procederemo con la necessaria gradualità, e sulla base di un regolamento che sarà la risultante di un’intesa con le organizzazioni direttamente in campo, vale a dire la Caritas e il Coordinamento delle Associazioni di volontariato». In ogni caso, non vi sarà posto per l’assistenzialismo a fondo perduto «perché – conclude Fogliato – l’ottica in cui ci muoviamo, e che rappresenta il principio ispiratore del più generale regolamento contro l’emergenza economica, è quella della responsabilizzazione dell’utente beneficiario, il quale a fronte del servizio ricevuto sarà tenuto, sulla base dell’impianto normativo che verrà nel frattempo adottato, a svolgere a titolo di corrispettivo una qualche attività socialmente utile».

Articolo tratto da Il Giornale del Piemonte del 15 Ottobre 2013 pag. 10

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