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Tares, Bra a fianco di cittadini e imprese

GiornalePiemonte09082013

A settembre saranno effettuate valutazioni sul bilancio cittadino per cercare di contenere almeno in parte l’impatto economico della seconda rata, prevista per la fine dell’anno, attraverso la realizzazione di interventi di riequilibrio

Dopo alcuni mesi di attesa e soprattutto di apprensione per intere categorie sociali ed economiche, a fine luglio si è consumato il rito collettivo del pagamento della prima rata della Tares. E ancora oggi, a diversi giorni di distanza dalla scadenza, le discussioni sulla natura della nuova tassa si moltiplicano, come i provvedimenti presi dai singoli Consigli comunali per arginare le difficoltà cui si sono trovati di fronte numerosi cittadini (tra questi spicca sicuramente quello di Alba, che proprio i giorni scorsi ha annunciato di mettere a disposizione di famiglie e imprese in maggiore difficoltà 120mila euro per ammortizzare almeno in parte il peso economico della seconda rata).

A Bra, a riflettere sulla Tares è il sindaco Bruna Sibille: «Si tratta di una nuova imposta ”municipale” che di ”municipale” ha davvero ben poco – spiega il primo cittadino -: un’impostazione fortemente centralistica, maggiorata peraltro da una sovratassa governativa di 30 centesimi al metro quadro, che prevede un inasprimento d’imposta che non tiene conto del lavoro fatto dai Comuni per far crescere la raccolta differenziata e che contrasta con le linee di politica di sostegno alle famiglie più numerose nonché con la situazione economica generale. Quello riguardante la Tares mi è parso fin dal principio un provvedimento iniquo, intempestivo e poco rispettoso dell’autonomia degli enti locali».

Il sindaco Sibille ha cercato più volte di contrastare l’introduzione della tassa: sia con interventi all’interno dell’Associazione dei comuni italiani Anci, sia con la convocazione a Bra di tutti i parlamentari della Granda e dei sindaci, cui rammentare la pericolosità nella gestione di questo genere di provvedimento. «Di fronte però ci siamo trovati un muro di gomma che si è fatto schermo della formula del governo tecnico per imporre forzosamente dall’alto un prelievo che non solo sostituisce la precedente tassa rifiuti, ma che assicura un extra gettito in grado di tappare le falle di un bilancio statale che continua a fare acqua nonostante le cure palliative elaborate dai bocconiani – aggiunge il primo cittadino -. Per questa ragione, come gli altri 8mila Comuni italiani, abbiamo anche noi applicato l’imposta sostituendoci allo Stato nazionale nel ruolo di gabellieri conto terzi. I cittadini e il sistema produttivo hanno così ricevuto le notifiche degli importi da pagare, con alcune brutte sorprese, specie per alcune categorie merceologiche cui sono stati applicati incrementi percentuali a due zeri. Ovvio, dunque, che in un periodo di forte stagnazione economica quale l’attuale, abbia sollevato malumori e difficoltà».

Una situazione che si tenterà di tenere almeno sotto controllo anche a Bra, come in altri grossi comuni della Granda, grazie all’intervento dell’Amministrazione locale. «La Giunta ha effettuato un ragionamento complessivo, ritenendo utile in sede di esame degli equilibri di bilancio nel prossimo mese di settembre, verificare tutte le possibilità per attuare un riequilibrio in vista della seconda rata per le categorie economiche più colpite – conclude il sindaco Bruna Sibille -. Tutto questo nella consapevolezza delle difficoltà che l’applicazione del tributo sta comportando per la sopravvivenza stessa delle aziende».

Articolo tratto da Il Giornale del Piemonte del 09/08/2013 pag. 11

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